Uccidi Paul Breitner by Luca Pisapia

Uccidi Paul Breitner by Luca Pisapia

autore:Luca Pisapia
La lingua: ita
Format: epub
Tags: calcio;pallone;mondiali;campionati;campionati mondiali
editore: Edizioni Alegre
pubblicato: 2018-06-05T16:00:00+00:00


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È il 4 luglio del 1987. Da pochi mesi in Francia è cominciato il processo per crimini contro l’umanità nei confronti di Nikolaus Barbie, uomo dai molti nomi, il cui appellativo più comune è Klaus Barbie. Giovane membro delle SS in rapida ascesa all’interno dello Nsdap (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei), specializzato nelle operazioni di controspionaggio e controinsurrezione, ammirato per un sadismo fuori dal comune, nel 1940 con i gradi di Sturmführer è spedito ad Amsterdam. Qui una mattina, a pochi passi dall’Olympisch Stadion, un giovane Rinus Michels sta giocando a calcio per strada e si accorge della razionalità del dribbling stretto e del passaggio corto. Il lancio lungo significa la perdita del pallone, destinato a finire in acqua, in quei canali dove sarebbe costretto a ripercorrere il viaggio per mare in cui si sono imbarcati per secoli gli olandesi. Senza mai fare ritorno.

Rinus Michels si accorge che il modo in cui si gioca a pallone è un problema di spazio.

Qui, una mattina, Klaus Barbie sta passeggiando per i corsi d’acqua della città. Se da un lato ne ammira la razionalità della composizione a raggiera, dall’altro getta un’occhiata distratta e infastidita a un gruppo di ragazzini, probabilmente ebrei, che coperti di stracci, le ginocchia sbucciate e i visi intrisi di fuliggine, inseguono un pallone per strada. Uno spettacolo sconcio, poco affine all’igiene e al decoro di un paese sotto l’occupazione nazista.

Ma Klaus Barbie non può sparare ai bambini, non ancora. Allora Klaus Barbie si rivolge a un gelataio, dalle pronunciate fattezze giudee, e dopo averci scambiato poche parole gli spara un colpo in mezzo agli occhi. Quel giorno Rinus Michels, finito di giocare a pallone, non mangerà il gelato.

Pochi anni dopo Klaus Barbie con i gradi di Hauptsturmführer è spedito a Lione, dove affina la sua maestria nell’arte del controspionaggio e della controinsurrezione e la sua crudeltà attraverso innumerevoli torture e sevizie che gli valgono il soprannome di Boia di Lione. In pochi anni si afferma come uno dei più spietati e disumani ufficiali al servizio del Terzo reich. Alla fine della guerra questo gli vale da salvacondotto. Avvicinato da un funzionario del controspionaggio americano è inserito nell’Operazione Odessa.

Sotto l’egida dell’Operación Cóndor, insieme al neofascista argentino José López Rega e al neofascista italiano Stefano Delle Chiaie, membri della loggia massonica P2, una volta sbarcato in Bolivia organizza colpi di stato e aiuta a instaurare dittature militari in tutto il Sudamerica. Qui nel 1967 aiuta la Cia a individuare, catturare e trucidare il medico argentino Ernesto Guevara de la Serna, altrimenti noto come Che Guevara o semplicemente come El Che.

Klaus Barbie adesso, agendo per conto della Cia e non più delle SS, può esaltare la sua ferocia contando su una maggiore impunità. Klaus Barbie adesso può sparare ai bambini.

Solo nel 1982, pochi mesi dopo la fine dei mondiali di Spagna ’82, che eleggono l’Italia di Licio Gelli e Enzo Bearzot campione del mondo, il crollo dell’ennesima dittatura militare in Bolivia porta all’arresto di Klaus Barbie: inguaribile sognatore che, per tutta la vita, tenta



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